Made in India

Mese: Luglio 2024

Tessuti e Ricami
in collaborazione con Paola Manfredi del Centro Culturale Italia-Asia

Una selezione di pregiate opere d’arte tessile provenienti da diverse aree dell’India che testimoniano la ricchezza e la varietà delle produzioni tessili tradizionali indiane.
Gli oggetti, per la loro bellezza e per lo stato di conservazione, sono considerati rari anche in India.
In mostra i tessuti Phulkari del Panjab, scialli ricamati con filo di seta su base di cotone tessuto a mano, utilizzati nelle occasioni importanti della vita, dal Gujarat un prezioso tessuto di seta ricamata e coperte trapuntate tipiche dei pastori nomadi, un mantello dell’ inizio del ‘900 e scialli pashmina dal Ladakh himalayano di lana pregiata realizzati con la tecnica tie-dye.
L’opera più antica è un prezioso ricamo del ‘700 in seta e fili metallici su seta, mai esposto a Milano, realizzato con molta probabilità in Deccan per la corte ottomana. Infine si potrà scoprire un frammento di tessuto JAMDANI dal Nepal in cotone con lamine d’argento.

MADE IN INDIA
Tessuti e Ricami

in collaborazione con Paola Manfredi del Centro Culturale Italia-Asia


Sofreh

Mese: Luglio 2024

Astrazioni nomadi
in collaborazione con Alberto Levi Gallery

Una selezione di antichi tappeti minimalisti tribali a tessitura piana provenienti da diverse aree dell’Iran.

Un viaggio immaginario verso luoghi e tradizioni che si sono ormai quasi del tutto perse e che racchiudono i segreti delle tecniche e delle abilità delle donne Afshsar e Bakhtiari.

I sofreh venivano utilizzati dalle tribù nomadi all’interno della tenda come tovaglie per accogliere gli ospiti o per servire il pane. Finemente tessuti in lana con tecnica a kilim, in un formato tendente al quadrato i sofreh sono spesso decorati da campiture aperte e da motivi geometrici astratti caratteristici di ciascuna tribù. Questi venivano tessuti esclusivamente dalle donne in modo da arricchire la dote di una figlia o di una nipote oppure in occasione di nascite o matrimoni.

L’idea alla base di questa mostra è quella di esplorare culture tribali tramite manufatti in cui si manifesta, con una apparente semplice bellezza, l’abilità, la libertà e la creatività femminile (vedi Parviz Tanavoli The Sofreh of Kamo, translated by Shirin Samii, Yassanavoli, 1998; Alberto Boralevi, Sofreh: pane amore e fantasia dalla Persia tribale, Editoriale Giorgio Mondadori, 2010).

SOFREH
Astrazioni nomadi

in collaborazione con Alberto Levi Gallery